Su un foglio, in colonna,
avevo scritto la lista
di certe spese, robe
da mangiare, verdure,
carni, frutta, poi
qualche promemoria,
ricordarmi di…, poi
scadenze, tempo che sennò
passa (dalla mente),
poi qualche indirizzo
non col nome della via,
per discrezione, ma
con riferimenti a alberi,
colori di palazzi,
fontane, fontanelle,
oleandri, ortensie,
bibitari, grattachecche,
tra terzo e quarto lampione,
un ponte, poi negozi, vetrine,
poi un gatto tigrato
che mi si strofinava
(semmai lo rivedo,
portargli il cuore,
anche il fegato, milza
polmone, tutto il mondo
interiore), eccetera…
Insomma, vado a rileggere
questa lista: era un testo
bello e fatto, da metterci
la musica e cantarlo
La carne era diventata
carne umana, il cuore cuore,
tutto il resto stava bene
così come stava