"Sembra che tutti abbiano bisogno di dire qualcosa…
Il bisogno prevale su quello che vogliono dire…
Una umanità che voglia esprimersi su tutto
è una umanità drammatica… sembra che tutti
vogliano consegnare un messaggio, una memoria,
due parole da recapitare a un affetto lontano…
azzardano tesi, conclusioni, teoremi, che sono
soltanto commoventi perché privi di fondamento
ossia di conoscenza e competenza, e di esattezza…
C'è un senso? Se c'è è quello di una rabbia sfinita,
lacrimosa. Anche l'invettiva e il risentimento
sono un "ti amo" disperato, rivolto a un affetto
lontano, troppo lontano, forse anche nel tempo.
A cosa servono certe canzoni? A questo: a riportare,
per tre minuti e quarantasei, il tempo
di ognuna di voi sopra questa terra…",
disse prima di cantare un brano sconclusionato,
della durata di tre minuti e quarantasei, a gambe
larghe in pantaloni avana e camicia verde
– come un'oasi in un deserto disegnato –
davanti a una platea di leonesse incipriate,
accanto alle quali sedevano, come un pasto,
i loro accompagnatori con i baffi e senza…
Si rivolgeva al pubblico, spesso, al femminile…
"Quando ho bisogno di trovare una ragione",
diceva… O pare abbia detto… È testimoniato...