“Scrivere poesie è un insieme
di umiltà e presunzione,
la stessa miscela compressa
nei buchi neri, lo stesso innesco
che fa nascere una stella
Insomma, capisci che sei niente
(solo un essere umano)
se non sei qualcosa
(e da questa, che è la prima, tutto si riduce
e procede lungo una serie di ovvietà elementari)
Sei niente se non sei la spigola
che appare nei tuoi versi: e tu ti appari,
come spigola, nei versi
A volte sei soltanto la sua coda se appare
solo la sua coda, ombra se appare solo l’ombra
Così pure sei una foglia se appare una foglia
Qualsiasi cosa sei (il mare, per esempio,
nel quale la spigola sta viva)
E ogni cosa ti è superiore perché è tuo modello,
così sei umile
E tu sei tutto, così sei presuntuoso”
È un poeta che non è un poeta
È un verso alla volta
E solo i suoi versi possono
veramente leggerlo
(Io l’ho conosciuto
e sempre a lui ritorno,
quando ritorno
Vito)