Con i nomi
Con Arianna, no,
non fu per l'aria,
come non fu, con Maria,
per il mare, e non fu
per la luce con Lucia,
e non fu con Alessandra
per l'Egitto, non fu
con Patrizia né per la patria
né per l'alto rango,
non fu con Marcella
per il ritmo e il sudare
da marcia militare,
non fu con Anna
per la palindromìa amorosa;
con Alessia, che a lungo toccai
come un dado in alcuni suoi punti,
non fu perché abolimmo il caso,
con Giorgia non fu
per il gorgoglìo da mulinello
d'acqua, non fu con Sonia
perché mi tenne sveglio
in sogno, non fu con Carmela
per fare poesia insulsa,
non fu con Orietta per il tempo
che pareva, con lei, breve, fugace
(quando ci vuole ci vuole
un tempo che fugge),
non fu con Chiara per l'abbagliante,
finora, nulla di fatto (non fu) tra noi
(due ante oscillanti aperte a tutto,
molti baci sbattenti, e poi correnti
di ariosi allontanamenti);
oppure con Laura, no,
con lei non fu per l'alone,
così come con Aurora non fu
perché appena dopo l'alba
risorgeva, non fu con Angela
per risolvere il quesito
del suo sesso, non fu
con Aurelia per via dei settecento
chilometri coperti, non fu
con Roberta per la varietà
da mercato che l'una all'altro
e l'altra all'uno offrimmo,
distesi, ingenui come bancarelle...
Non fu, non fu e non fu,
non fu per un motivo
(o per l'altro)
se non che fossi vivo
e lei lo fosse, e noi
lo fossimo, e ognuna colse
il mio ultimo respiro.
Fu perché è così:
"l'amore muore
ma è questione di ore,
poi risorge, l'amore,
poi rimuore, e poi"...
e poi ripetere a morir,
perché questo è il ritornello.
(È solo una canzone Con i Nomi ossia col titolo)